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Tiziano Ferro furibondo: “Cattiveria pura” | Il cantante non ne può più

Tiziano Ferro – Metropolinotize.it

Dopo un lungo periodo di silenzio, il cantante decide di sfogarsi perché non ce la fa più. È davvero molto arrabbiato

Tiziano Ferro è uno dei cantanti italiani più famosi sul panorama internazionale musicale. È infatti molto seguito anche negli Stati Uniti e in Sud America.

Il cantante non è una persona che ama molto condividere con il pubblico cose che riguardano la sua vita privata e tende a farlo il meno possibile.

Eppure, certe volte decide di farsi avanti e parlare di sé, nel caso in cui sia un argomento molto attivante per lui o voglia far passare un messaggio.

Per questo motivo questa volta ha deciso di farsi avanti e manifestare tutta la sua rabbia. Quello che è successo è davvero assurdo.

Tiziano Ferro è davvero furibondo

Tiziano Ferro si schiera contro la proposta dell’attuale governo di rendere la maternità surrogata reato universale. Se questa legge fosse approvata, potrebbero essere perseguiti penalmente tutti coloro che fanno questa pratica anche all’estero, una volta tornati in Italia con il bambino.

Il cantante amareggiato ha detto: “Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali: avessero almeno il coraggio di dirlo chiaramente. Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte di coppie che ci ricorre, statistiche alla mano, sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino. Ma mentre le leggi si ostinano a mortificarci, a qualcuno viene in tasca qualcosa? No. La verità è che nessuno ci guadagna niente: è pura cattiveria. E il problema non sono tanto i nostri, di diritti”.

Tiziano Ferro – Metropolinotize.it

Le paure di Tiziano Ferro per la situazione politica

Tiziano Ferro ha molta paura per l’attuale situazione politica italiana che potrebbe causare dei passi indietro per i diritti civili. Ha raccontato: “Se voglio far entrare i miei figli in Italia, so che avrebbero diritto a metà del presidio genitoriale, anche se ci sono due persone che possono prendersi cura di loro. Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri”.

Inoltre, ha aggiunto: “Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce. Per questo non gli ho ancora fatto il passaporto italiano anche se ne hanno diritto, forse lo farò più avanti, o lo faranno loro. Tanto a farli entrare col passaporto italiano avrebbero solo svantaggi, mentre da americani son tranquillo, so che se vengo in tour Victor può prendersi cura di loro… È una cosa che può sembrare stupida, e invece mi fa soffrire da morire”.

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Miriam