E’ sconcertante quello che avviene nel nostro Paese: figli e figliastri anche nei trasporti, e più deludente è il comportamento dei tanti parlamentari e senatori pugliesi che nessuno conosce ma che brillano per il loro disinteresse per ciò che riguarda i collegamenti ferroviari.
Se dobbiamo viaggiare verso il nord, il cosiddetto treno veloce Frecciarossa parte da Bari alle 6,30 del mattino per fermarsi a Bologna, dove in fretta occorre individuare la coincidenza nella stazione sotterranea non facilmente raggiungibile, per riprendere il viaggio con un treno diverso e meno confortevole per raggiungere Bolzano, Milano o altre destinazioni.
Se invece c’è la necessità di viaggiare verso Venezia, la freccia si ferma sempre a Bologna. Ci rivolgiamo al governatore della Puglia, visto che sicuramente sarà rieletto per assenza di un contendente, nella speranza che metta fuori la sua solita grinta ed urli la sua protesta nei confronti dei superpagati dirigenti di Trenitalia per reclamare pari dignità nell’aumento delle corse e treni funzionanti.
Se Emiliano riuscirà in questi tentativo, gli effetti si vedranno alle prossime elezioni regionali.