Abbiamo protestato quando qualche improvvisatore della politica aveva suggerito di fare votare i giovani a sedici anni. Una vera follia soprattutto se consideriamo che molti ragazzi a causa dell’uso inappropriato dei cellulari, non vengono aiutati nella crescita mentale e culturale.
Un cellulare oggi nelle mani dei bambini in crescita fornisce loro un serbatoio di informazioni, spesso dannose perchè nella rete c’è anche tanta delinquenza impunita che fornisce immagini scabrose di pedopornografia con conseguenze terribili per le famiglie che hanno sempre poco tempo per i figli e per controllarne l’uso pericoloso.
Chi legge penserà che probabilmente le mie osservazioni sono fuori luogo, i ragazzi maturano in fretta e quindi a 18 anni sono in condizioni di decidere il proprio orientamento di voto, ma sicuramente no quello politico. Anticipare il voto ai sedicenni sarebbe invece un atto di incoscienza del quale potremmo pentircene.
Lasciamo che figli e nipoti crescano, cerchiamo di dialogare con loro, vigiliamo sull’uso dei cellulari e soprattutto vigiliamo sulle amicizie spesso subdole che si acquisiscono sulle reti e sollecitiamo i garanti delle comunicazioni affinchè predispongano severissimi controlli su quei farabutti che irretiscono anche i giovanissimi, altro che pensare al voto.