“Le esternazioni del Ministro Bonafede dimostrano che abbiamo abbondantemente superato ogni forma di Stato di diritto e siamo finiti nello Stato di rovescio. Nel senso che tutto funziona a rovescio; per cui chi ha il compito di governare la giustizia può tranquillamente andare in tv parlando di ciò che ignora”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, con riferimento alle dichiarazioni rese dal Ministro Alfonso Bonafede durante la trasmissione “Porta a Porta” dell’11 dicembre scorso.
“Cercando di giustificare la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, il Ministro ha detto che ‘quando in un reato non si riesce a dimostrare il dolo, e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi’. Secondo il Ministro, dunque, la colpa è la supplente del dolo, per cui se non si dimostra il dolo entra in campo la colpa. E poiché i reati colposi – sempre a detta del Ministro – hanno un termine di prescrizione più breve, ecco che si giustifica la sua straordinaria idea di irrogare l’ergastolo processuale, cioè fine processo mai. Ma dico io – conclude Amati –, perché non iscrivono Bonafede al club di Toninelli? Ne guadagnerebbe l’Italia e pure i Cinquestelle”./comunicato
