Lele Mora, la grave malattia che l’ha travolto: “È l’unica speranza…” | Non si può fare altro

Una grave malattia è entrata nella vita di Lele Mora, lasciandolo completamente impreparato. C’è una sola speranza

Lele Mora era al top della sua carriera quando poi è inevitabilmente caduto dal podio, a causa dei suoi innumerevoli processi giudiziari.

Infatti, nessuno si aspettava una caduta così aspra. Coinvolto nel caso di Ruby Rubacuori e poi con la bancarotta per il fallimento della LM Management da lui fondata, ha avuto una condanna a sei anni e un mese.

Alla fine, ha deciso di ritirarsi completamente a vita privata, a parte qualche periodica breve intervista che ha rilasciato nel corso del tempo.

I veri motivi di questo ritiro non sono ben chiari. Eppure, ora l’uomo ne parla per la prima volta. La malattia lo ha travolto…

Il ritiro dalle scene di Lele Mora: ecco la verità sulla malattia

Dopo aver scontato la sua condanna, Lele Mora non è tornato sulla scena pubblica, come ci si aspettava da lui. Dopo molto tempo ha deciso di raccontare a una rivista di gossip, la verità sulla sua decisione. Infatti ha detto: “Non sono sparito perché non mi volevano più, mi sono fatto da parte perché sono stato molto male e mi devo curare. Ora non ho più carichi pendenti con la giustizia, ma non sono tornato a lavorare, mi devo curare, l’ultima botta è stata dura – ha avuto un problema neurologico per il quale ha rischiato la paralisi del lato sinistro della faccia – ed è arrivata dopo che ero già stato operato, con successo, per un tumore tra il polmone e il rene, e dopo avere scoperto di essere diabetico”.

Inoltre, ha raccontato il dramma della malattia che lo ha travolto, per cui ha una sola speranza: “Ho problemi con la memoria a breve termine, a volte mi dimentico che cosa ho fatto poche ore prima, mentre ricordo bene tutto il passato: è l’inizio della demenza senile e l’unica mia speranza è che la malattia cammini piano piano”.

Il racconto dell’abbandono: sono spariti tutti

Lele Mora vive a Verona con sua figlia Diana. La maggior parte degli amici lo ha abbandonato. Tuttavia, ha raccontato: “Quando Al Bano ha cantato all’Arena per i suoi ottant’anni, sono andato a trovarlo. Iva Zanicchi, Tessa Gelisio, Sabrina Ferilli, Platinette. Loro sono venuti a trovarmi anche quando ero in carcere, sono amici veri. Con Simona Ventura, che quando lavorava con me aveva avuto molto successo, ci sentiamo raramente, ma nulla di più”.

Con amarezza ha detto: “Altri sono spariti: quando sei in alto fai gola a tutti, quando cadi dai fastidio, sei come un appestato e nessuno vuole starti vicino. Ma non sono rimasto deluso, sono un uomo di mondo”.