Morti improvvise: in questo periodo dell’anno si contano molti più decessi | Il Natale c’entra eccome
Sindrome del cuore in vacanza: tra Natale e Capodanno aumentano i rischi di attacchi cardiaci, ecco spiegato il perché.
Il periodo natalizio, se da una parte porta gioia e festa, dall’altra sembra avere un impatto negativo sulla salute cardiovascolare, tanto che negli Stati Uniti è stata coniata l’espressione “Sindrome del cuore in vacanza” o “Holiday Heart”.
La triste realtà è che tra Natale e Capodanno si registra un aumento delle morti per attacchi di cuore rispetto al resto dell’anno, e diversi fattori sembrano contribuire a questo triste fenomeno.
Il bersaglio principale sembra essere rappresentato dai numerosi cenoni aziendali e dai pranzi e cenoni con i parenti che caratterizzano le festività di fine anno.
Il principale imputato, però, è un altro: riuscite a immaginare di cosa si tratta?
Ad uccidere sotto Natale è principalmente quest’abitudine
Ebbene sì: l’aumento di attacchi cardiaci nel periodo delle feste è causato senza dubbio dall’abuso di bevande alcoliche, che nel periodo festivo diventa una pratica comune persino tra coloro che solitamente non ne fanno uso abituale. È fondamentale ricordare che l’alcol rimane una sostanza tossica per l’organismo, anche durante le festività natalizie. Uno studio recente ha evidenziato che persino un singolo drink al giorno può aumentare il rischio di fibrillazione atriale fino al 16%: questa è un’irregolarità del battito cardiaco che, in breve, impedisce al cuore di pompare il sangue in modo adeguato, favorendo la formazione di coaguli pericolosi. I rischi associati a questa condizione comprendono ictus, demenza e insufficienza cardiaca.
Il parere di esperti del settore conferma l’importanza di prestare attenzione alla salute cardiaca durante le festività. Il Professor Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma, sottolinea che durante il periodo natalizio i rischi per il cuore aumentano considerevolmente. Le abitudini alimentari caratteristiche di questo periodo, che spesso includono cibi ipercalorici e grassi, insieme all’abbondante consumo di alcol, contribuiscono a un aumento della pressione sanguigna che può danneggiare il cuore e il cervello, specialmente nelle persone con altri fattori di rischio.
Non solo alcool: anche il cibo fa la sua parte
Rebuzzi indica anche che l’alcol è un fattore scatenante significativo, citando uno studio su oltre 14 milioni di persone che ha dimostrato un raddoppio del rischio di fibrillazione atriale, indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio come fumo, diabete o ipercolesterolemia. L’abuso di alcol inoltre aumentava il rischio di infarto miocardico e di scompenso cardiaco. Chi dovrebbe prestare particolare attenzione durante le celebrazioni natalizie? Ovviamente, le persone già affette da patologie cardiache, gli anziani fragili, i diabetici e coloro con insufficienza renale sono considerati a rischio maggiore.
Non solo l’alcol, ma anche gli alimenti consumati durante i festeggiamenti possono influire sui rischi di disturbi cardiaci. Cibi come cotechino, zampone, salami e formaggi, che oggi sono diventati una norma piuttosto che un’eccezione, se consumati in eccesso possono comportare danni alla salute. Anche i dolci, specialmente i panettoni ricchi di creme, contribuiscono a un carico glicemico eccessivo, particolarmente pericoloso per i diabetici.