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Ricky Tognazzi, il risveglio è drammatico | Purtroppo non ce l’ha fatta

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Ricky Tognazzi – Metropolinotizie.it

Il risveglio di Ricky Tognazzi non è stato per niente piacevole. Purtroppo, non ce l’ha fatta. Ecco cos’è successo all’attore

Ricky Tognazzi è figlio del grandissimo Ugo, attore che ha fatto la storia del cinema italiano della seconda metà del Novecento.

La mela non cade mai troppo lontana dall’albero e infatti anche Ricky ha seguito le orme del padre, cimentandosi non sole come attore ma anche come regista, sceneggiatore e produttore.

Il ragazzo ha tre fratelli che il padre ha avuto da due diversi matrimoni: Thomas Robsahm, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi. Tutti e quattro sono molto uniti.

Fin da subito, Ricky è stato a contatto con i set cinematografici e poi ha studiato non solo al DAMS ma anche l’Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione “Roberto Rossellini” di Roma. Adesso arriva una bruttissima notizia per l’uomo. Non ce l’ha fatta…

Ricky Tognazzi ha avuto un risveglio drammatico

La fiction Mediaset diretta da Ricky Tognazzi ha totalizzato un punteggio di share davvero molto basso in confronto alla replica di Blanca in Rai. Infatti, il risveglio dell’attore non è stato proprio facile.

Secondo la rivista Gossip Tv, Il papa buono di Ricky Tognazzi con Simona Izzo è stata visa da 1.677.000 spettatori raggiungendo un picco dell’11.2% di share mentre Blanca ha avuto uno share del 14.5% con circa 2.396.000 spettatori.

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Ricky Tognazzi – Metropolinotizie.it

Il ricordo del padre Ugo

Ricky Tognazzi ha voluto ricordare suo padre Ugo in occasione dell’uscita del documentario su di lui. L’attore ha detto: “Con nessuno ho mai riso come con lui, nemmeno con i miei amici della scuola. Per me, fino alla fine, è stato un meraviglioso compagno di giochi. Lo guardavamo spesso con severità, soprattutto io che ero il più grande, anche se è Gianmarco quello che ha avuto il rapporto più conflittuale, mentre Maria Sole è sempre stata molto seria, pacata. Papà era animato da quello che noi figli abbiamo definito un sano ‘ugoismo’, l’idea che se era felice lui in automatico lo erano gli altri. Diciamo che non sempre le cose andavano così”.

Inoltre, ha raccontato alcuni aneddoti molto interessanti su di lui: “Papà aveva anche ideato un premio. Dato che la Coppa Davis è un’insalatiera, ogni anno faceva realizzare da un gioielliere di Torvajanica lo Scolapasta d’Oro. Era ambitissimo, anche se di solito lo vincevano i soliti tre: Vittorio Gassman, Carlo Ninchi e Franco Interlenghi. Infine, ha ricordato che gli ultimi anni di Ugo Tognazzi furono caratterizzati dalla depressione: “Trovò rifugio in Francia, dove lavorò a produzioni teatrali prestigiose. Al ritorno, commentava con amarezza: ‘Lì sì che mi vogliono bene’. In Italia gli offrivano solo parti da nonno, un ruolo che lui non amava nella realtà, figuriamoci sul set”.