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Max Giusti, l’addio è tremendo: “Non ci sarà mai più” | Cuore distrutto dal lutto

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Max Giusti – Metropolinotizie.it

Brutte notizie per tutti gli italiani dopo quello che è successo. Infatti, viene a mancare un altro pezzo importante della nostra storia.

Max Giusti è stato un comico molto popolare lo scorso decennio. Oggi ha perso un po’ di centralità anche se ha affermato di voler tornare in tv.

Ha infatti detto: “Vorrei fare un percorso nuovo in Rai, adesso che sta cambiando tutto, e anche se non ho ancora incontrato i dirigenti, penso che ci riuscirò”.

Sulle sue preferenze politiche attuali, il comico ha detto: “Sarei ancora di sinistra se ci fosse. Oggi non so più con chi schierarmi, beato Pino Insegno che è così convinto. Comunque la Meloni mi ha stupito, dopo Draghi pensavo facesse peggio”.

Adesso arriva una notizia che sconvolge tutti quanti e la dedica fatta sui social network è veramente sconvolgente.

Lutto sconvolgente per tutti

Per i tifosi italiani e in particolare per quelli della Lazio, è un momento molto difficile a causa del lutto che si è consumato. Infatti, è morto a soli 68 anni Vincenzo D’Amico che purtroppo era ammalato di tumore da un po’ di tempo.

Max Giusti ha rivolto un pensiero all’amico Vincenzo D’Amico. Ha pubblicato una sua foto su Instagram seguita dalla dedica: “Ti ho conosciuto che ero un bambino e tu eri già un campione. Una volta sono riuscito anche a giocare a calcio insieme a te. Poesia pura . In questa foto sei sul banco del nostro ‘maxinho do brasil’, in quel programma sei stato una rivelazione e nella mia vita una scoperta…. quante cose ci siamo detti e quante risate mi hai fatto fare, tu, che avevi sempre il sorriso sulle labbra. Non ci sarà mai più un’ altro Vincenzino D’ Amico. Un abbraccio a tutti i suoi cari”.

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Max Giusti – Metropolinotizie.it

La dedica di Bruno Giordano

Vincenzo D’Amico e Bruno Giordano, entrambi leggende dello sport, erano anche molto amici. Per questo motivo, durante la camera ardente l’amico gli ha rivolto questo commovente pensiero: “Siamo diventati grandi insieme, sono subentrate le famiglie, i figli e siamo diventati nonni. Adesso Vincenzo non c’è più ma sarà sempre nei nostri cuori. Non è retorica, ma era una persona pulita e pura difficile da trovare. Lo porterò sempre nel mio cuore e ho avuto la fortuna di giocarci accanto per molti anni. So che privilegio ho avuto, ma quello maggiore è quello di averci vissuto per 50 anni ininterrottamente come un fratello.

Era speciale perché era semplice e disponibile con tutti. Quando un tifoso lo criticava, lui il giorno dopo ci andava a cena. Non si metteva a discutere con nessuno. Non conosceva cattiveria e invidia. […] È diventato titolare di una Lazio straordinaria a 18 anni. Puoi essere forte quanto vuoi a quell’età, ma se non hai personalità e un certo bagaglio interiore difficilmente riesci a fare quello che ha fatto lui. È stato un grandissimo calciatore non solo baciato dalla fortuna. Ci ha messo tanto del suo attraverso il lavoro. Quando era piccolo si è rotto una gamba ed è stato un anno fermo. Ha subito tanto, ma poi ci ha deliziato con il suo calcio. […]”.