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Spese condominiali, non sei tenuto a pagarle in questi casi | Devi solo comunicarlo all’assemblea, ti concedono l’esenzione

Spese condominiali: come funzionano davvero? - Metropolinotizie.it
Spese condominiali: come funzionano davvero? – Metropolinotizie.it

Incubo spese condominiali, conoscete le circostanze che possono garantirvi un esonero? Ve le spieghiamo noi.

Per molti cittadini italiani, specialmente se residenti in una grande città, l’acquisto di una casa non è un’opzione.

Per questa ragione sono moltissimi coloro che ripiegano su un appartamento all’interno di un condominio.

Vivere in un condominio comporta però inevitabilmente l’obbligo di versare le spese condominiali nei tempi stabiliti dall’amministratore.

Molti non sanno che la legge prevede alcune circostanze in cui i condomini possono ottenere l’esonero dal pagamento, ma è necessario che l’assemblea condominiale deliberi in merito, rispettando specifiche condizioni: ecco quali.

Le prime casistiche: crisi e mancata fruizione

Le spese condominiali, regolamentate dal regolamento condominiale, rappresentano costi comuni che tutti i condomini devono sostenere. La loro ripartizione avviene su scala millesimale, calcolando l’importo in proporzione al valore della proprietà di ciascun condomino. Tuttavia, la legge italiana prevede alcune eccezioni che consentono ai condomini di evitare il pagamento delle quote in determinate situazioni.

In primo luogo, se un condomino si trova in difficoltà economica, l’assemblea condominiale può deliberare un esonero dal pagamento delle spese. Questa misura mira a tutelare chi attraversa periodi di crisi finanziaria, garantendo una certa flessibilità nell’adempimento degli obblighi condominiali. Un’altra situazione in cui è ammesso l’esonero è quando il motivo per il quale si procede al pagamento delle spese è utilizzato solo da una parte dei condomini. Questo scenario potrebbe verificarsi quando alcune unità abitative beneficiano di servizi o interventi di manutenzione che non coinvolgono l’intero condominio: in tal caso, l’assemblea può deliberare un’esenzione per quei condomini che non traggono beneficio diretto dalle spese in questione.

Coesione di intenti e comprensione reciproca possono portare ad accordi diversi tra coinquilini. - Metropolinotizie.it
Coesione di intenti e comprensione reciproca possono portare ad accordi diversi tra coinquilini. – Metropolinotizie.it

Tra ripartizione millesimale o equa

Un terzo caso previsto dalla legge riguarda il rapporto tra onerosità delle spese e beneficio apportato all’intero condominio. Se le spese risultano eccessivamente onerose rispetto ai vantaggi apportati all’intero complesso, l’assemblea può deliberare un esonero per quei condomini che ritengono ingiusta la ripartizione. In ogni caso, salvo diversa disposizione assembleare, la ripartizione delle spese, sia ordinarie che straordinarie, deve seguire la scala millesimale.

Tuttavia, i condomini hanno la possibilità di optare per una ripartizione in quote uguali, ma ciò richiede l’unanimità di tutti i condomini e la deliberazione in un’assemblea ufficiale. La decisione di optare per quote uguali deve essere poi formalizzata con un atto notarile. L’opzione di dividere le spese in quote uguali è da considerare attentamente, poiché le proprietà all’interno del condominio possono variare notevolmente. Conoscere queste possibilità di esonero è cruciale per i condomini che desiderano comprenderne i diritti e le opzioni disponibili nel contesto delle spese condominiali.