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Guida sotto effetto di cannabis: basta un test salivare per inchiodarti | Ti accusano di guidare sballato anche da sobrio

Test salivare - Depositphotos - Metropolinotizie.it
Test salivare – Depositphotos – Metropolinotizie.it

Hai sentito della nuova riforma al codice stradale voluta dal ministro Matteo Salvini? Ora è stato introdotto il test salivare e farsi ritirare la patente sarà molto più semplice. Gli automobilisti sono infuriati.

Già da diversi mesi, il ministro Matteo Salvini aveva diffuso la sua idea su alcune modifiche e integrazioni al codice della strada. In particolare, aveva dichiarato che avrebbe voluto inserire leggi più stringenti e severe verso chi viene colto a guidare sotto l’effetto di alcol o droghe.

Alla fine, le sue idee sono state accolte e così, ormai da diverse settimane, è stato introdotto il test salivare. Si tratta di un tampone che analizza la saliva ed è in grado di dimostrare se il soggetto coinvolto ha fatto uso di droghe, leggere o pesanti che siano.

Nel caso in cui il guidatore risultasse positivo al tampone, è previsto che le autorità gli ritirino la patente, sospendendogliela per ben tre anni. Trascorsi i tre anni, il guidatore potrebbe rifare di nuovo l’esame, da capo.

Test salivare, le reazioni indignate

L’introduzione del test salivare ha scatenato un’indignazione collettiva da parte degli automobilisti. Anche se combattere contro chi si mette alla guida pur non essendo nelle condizioni di farlo a causa dell’abuso di alcol e droghe è molto importante, in molti hanno fatto notare che questo non sarebbe il modo migliore per farlo.

Molti italiani, infatti, sostengono che questa idea – che sulla carta non appare necessariamente malvagia – andrebbe solo a incolpare degli innocenti, che si vedrebbero il ritiro ingiusto della patente. Molti usano la macchina per recarsi a lavoro e, inoltre, bisogna ricordare che conseguirla è molto costoso.

Test salivare - Depositphotos - Metropolinotizie.it
Test salivare – Depositphotos – Metropolinotizie.it

Test salivare, il rischio dei “falsi” positivi

Ma che cosa cambia con il test salivare? La differenza consiste nel fatto che prima bisognava effettivamente dimostrare che al momento della guida il conducente risultava avere uno status alterato a causa di sostanze stupefacenti e alcoliche. Adesso non esattamente: il test salivare, infatti, non è molto preciso e risulta positivo anche se la persona (al momento del tampone sobria) ha fatto uso di droghe nei giorni precedenti.

In questo modo, si rischia di vedere tantissimi ritiri ingiustificati di patenti di persone che si sono messe alla guida responsabilmente. Di fatto, dimostrare lo status di effettiva alterazione non è più obbligatorio, ma il solo test è sufficiente. In queste ultime settimane, in molti stanno discutendo sul web di questa riforma e il tasso di malcontento è altissimo: basti controllare i commenti sotto il video apposito dell’avvocato e influencer Angelo Greco.