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Edoardo Leo rischia il linciaggio: “Non c’era la troupe, non c’era niente…” | Un dramma in pieno giorno

Edoardo Leo - metropolinotizie.it
Edoardo Leo – metropolinotizie.it (fonte web)

L’attore Edoardo Leo si lascia andare ad una confessione senza precedenti: ha rischiato un pestaggio sotto agli occhi del pubblico.

Classe ’72, l’interprete capitolino Edoardo Leo rappresenta uno dei volti più amati del grande schermo italiano, e nella sua proficua carriera ha dato vita ad alcuni personaggi indimenticabili.

Dotato di prestanza, autoironia e presenza scenica, l’attore 51enne ha esordito nel mondo del cinema nel 1997, anno in cui ha prestato il volto al personaggio di Marco Talenti nella commedia di Cecilia Calvi “La classe non è acqua”.

In seguito, ha collaborato con registi del calibro di Woody Allen, Claudio Amendola e Sidney Sybilia; sotto la direzione di quest’ultimo ha calcato il set del fortunato “Smetto quando voglio”, pellicola del 2014 da cui sono nati i sequel del 2017 (“Masterclass” e “Ad honorem”).

Durante una spassosa intervista rilasciata nel podcast “De core”, Leonardo Leo ha narrato un aneddoto surreale accaduto durante le riprese del succitato film…

Leonardo Leo si confessano: “Mi volevano denunciare!”

L’attore romano ha rievocato a beneficio degli ascoltatori un episodio assurdo, intercorso al tempo delle esterne di “Smetto quando voglio”.

Leonardo Leo ha riferito: “Io e Stefano Fresi stavamo girando una di quelle scene di ‘Smetto quando voglio 2’ su un sidecar degli anni ’30 con degli elmetti con la svastica, solo che a un certo punto c’era questa scena in cui la macchina da presa girava per una strada, e noi dovevamo girare da un’altra parte. Era molto f*ga da vedere, perché vedevi questa cosa, e noi sparivamo, e ci siamo persi al Torrino (zona dell’Agro romano, n.d.r.) io e Stefano Fresi. Io guidavo un sidecar al Torrino… Non c’era la troupe, non c’erano le telecamere, non c’era niente. Io vedevo della gente che portava il cane a pi***are che guardava due con degli elmetti con una svastica all’Eur, e ci hanno guardato come…“. Leonardo Leo ha poi aggiunto: “Io e Stefano ridevamo, ma qualcuno ha pensato di linciarci, ma seriamente, perché poi non è che guidi sto coso… Gli dicevo: ‘È un film!’, ma non ti sentivano…“.

 

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La lotta di Leonardo Leo

Negli ultimi tempi Leonardo Leo ha affiancato alcuni celebri colleghi in una battaglia per i diritti degli attori e della comparse in Italia.

Ha infatti rivelato: “Nella condizione di oggi, io mi fermerei qui, perché posso scegliere le cose che mi interessano, ma io, Favino, Cortellesi e Gifuni ci stiamo impegnando per ottenere il contratto nazionale per gli attori, ed avere una tutela sindacale. Siamo gli unici in Europa a non averlo, e non parlo per me, ma per i giovani“.