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“Un colpo di pistola”: Rai, disgrazia annunciata in diretta | Non ce l’ha fatta nemmeno la figlia

Il logo di Rai, principale TV italiana. (ANSA) - Metropolinotizie.it
Il logo di Rai, principale TV italiana. (ANSA) – Metropolinotizie.it

Un racconto che strazia l’animo: Rai diventa il palcoscenico di una disgrazia sconvolgente, nessuna speranza per le persone coinvolte.

Un colpo di pistola, poi il nulla: un corpo che si affloscia tra le braccia di una bambina troppo piccola per accettare l’accaduto, ma abbastanza da comprenderlo.

La storia di quanto è accaduto è stata raccontata su Rai; spettatori e conduttrice si sono dimostrati inermi di fronte a una violenza del genere.

Le circostanze sono impensabili, coinvolgono persino dei bambini.

Nessuno dovrebbe essere testimone di un evento del genere; ma è anche vero che ricordare è importante…

Il racconto commuove anche la conduttrice

Teatro di questa tragedia, riassunta per gli spettatori, è il salotto di Caterina Balivo: la trasmissione “La volta buona”, l’ultima avventura della conduttrice. Con “La volta buona”, Caterina riparte da un ambiente informale, che vede mescolarsi figure di spicco dello spettacolo italiane e gente comune, pronta a raccontare la propria esperienza di vita alla conduttrice.

Ed è stato proprio durante una puntata, quella trasmessa il 4 Ottobre, che gli spettatori di Rai 1 hanno trattenuto il fiato ascoltando la testimonianza di Anna. Anna è una donna che ha vissuto un trauma quando era solamente una bambina: è stata testimone di un femminicidio. La parte peggiore è che, come il comune denominatore dei femminicidi vuole, l’autore dell’omicidio le era molto vicino: si tratta di suo padre, che ha sparato a sua madre quando lei aveva cinque anni.

La conduttrice Caterina Balivo posa nel salotto del suo nuovo programma, "La Volta Buona". (ANSA) - Metropolinotizie.it
La conduttrice Caterina Balivo posa nel salotto del suo nuovo programma, “La Volta Buona”. (ANSA) – Metropolinotizie.it

Morta tra le sue braccia di bambina: il tremendo racconto di Anna

Di fronte a una Caterina Balivo sempre più sconvolta, Anna racconta i retroscena del suo trauma: “L’ultimo gesto che la mia mamma ha fatto da viva è stato nei miei confronti. Guarda il mio papà e gli dice: ‘Domenico, cosa stai facendo? Non vedi chi ho qui accanto a me?’. Lui spara. Io e mia sorella restiamo in quella casa, con il corpo di nostra madre privo di vita, per qualche tempo, finché non arriva nostra zia”.

Sembra un film dell’orrore, e invece è la triste realtà per moltissime donne che, come Anna, si sforzano di portare avanti una narrativa rimasta sepolta troppo a lungo: quella delle loro madri, sorelle, amiche, rimaste vittime di violenza domestica. Salvate dai nonni paterni, Anna ha ammesso che lei e sua sorella si sono fatte da mamma a vicenda, trovandosi a compensare la figura perduta per darsi conforto. “Anche un po’ da papà?”, ha chiesto Caterina; la risposta di Anna è tristemente ironica: “La figura maschile l’abbiamo lasciata per un po’ fuori dalla nostra vita“.